Tempio di Ercole

La nostra discesa lungo la Valle dei Templi continua con il tempio di Ercole, che è il terzo tempio.

Statue di epoca classica

Volevo soffermarmi prima però su un particolare poco noto ovvero due statue in marmo, oggi completamente bianche, che raffigurano due personaggi di alto rango all’interno della società. Esse ci ricordano che un tempo la Valle dei Templi oltre ad essere un luogo sacro era anche un luogo molto frequentato dove si trovava il cuore della vita pubblica. Inoltre all’epoca dei Greci doveva esserci una vegetazione molto più rigogliosa e un clima più mite che rendevano la città di Agrigento molto più vivibile. Dove oggi noi possiamo notare resti di pietre squadrate dovevano sorgere abitazioni e edifici in cui persone come noi secoli or sono partecipavano all’amministrazione della polis e agli scambi commerciali .

Il tempio di Ercole

Il tempio dovrebbe essere stato costruito attorno alla fine del VI secolo a.C. ed è il più antico tra i templi agrigentini. Viene attributo al dio greco Ercole sulla base di un passo delle Verrine di Cicerone. La costruzione è a pianta peripetra con sei colonne sul lato frontale e e quindici colonne sul lato maggiore. Le colonne sono poggianti su uno stilobate, sostenuto da un basamento a tre gradini, il crepidoma.

Lo spazio interno è suddiviso in tre ambienti : il naos, che doveva contenere la statua della divinità, preceduto da un pronao e seguito da un opistodomo, entrambi con due colonne antecedenti. Ai lati dell’ingresso del naos si trovavano le scale di accesso al sottotetto. Il tetto era poi decorato con teste leonine le quali fungevano da gocciolatoi per l’acqua piovana.

Purtroppo il tempio è stato distrutto da un terremoto e per questo oggi non presenta la stessa magnificenza del tempio della Concordia, ma rimane comunque uno dei reperti architettonici più importanti dell’Antica Grecia ed è degno di essere visitato.

Particolare di rocchio: elemento di costruzione delle colonne
Tempio di Ercole